Ameglia
Di origini antichissime, probabilmente risalente all’età del ferro, il comune di Ameglia si trova alla foce del fiume Magra su di un colle che domina la piana di Luni.
Ameglia conserva inalterate le caratteristiche di antico borgo medioevale, costituito da anelli concentrici su più livelli disposto ai piedi del possente castello in pietra, ed è caratterizzata da stretti vicoli su cui si affacciano abitazioni addossate le une alle altre, archi, scalinate caratteristiche e portali lavorati in stile rinascimentale e costruiti in ardesia, pietra che si ritrova in innumerevoli costruzioni locali. Le mura presentano ancora intatte merlature, beccatelli e parte del camminamento che portava alla torre. Dalla piazzetta della chiesa è possibile ammirare uno splendido panorama del fondovalle sino al mare.
Sono tuttora in ottimo stato di conservazione la torre circolare di difesa, sviluppata su più livelli, del X-XI secolo e il castello del XIII secolo, a pianta rettangolare, con affreschi ottocenteschi al suo interno, un tempo residenza dei vescovi-conti di Luni, oggi sede dell'Amministrazione comunale. Suggestiva l'ampia corte esterna, circondata da una cinta muraria dove, soprattutto nel periodo estivo si svolgono rappresentazioni teatrali e iniziative culturali di vario genere.
La chiesa parrocchiale di S. Vincenzo, edificata nel XV secolo sui resti di un'antica pieve, è a tre navate con un vasto presbiterio e un bel portale in marmo sovrastato nella lunetta da una scultura della Madonna col Bambino, San Giovanni e San Lorenzo. Al suo interno conserva un trittico marmoreo di Domenico Gar, datato 1527, un'acquasantiera del XVI secolo di Francesco e Bernardino del Mastro e una tela del 1677 firmata dalla pittrice Francesca Martelli Prandini raffigurante la Madonna col Bambino, S. Lorenzo, S. Giovannino e S. Apollonia.
L’Oratorio di N.S. Assunta è databile intorno al XVIII secolo e conserva al suo interno un interessante coro ligneo.
Il centro di Cafaggio deve la sua importanza storico-culturale al ritrovamento, in tempi piuttosto recenti, di una necropoli ligure che testimonia la presenza di questo fiero popolo, sconfitto dai Romani solo dopo lunghe battaglie. L’area risale al IV a.C. e consta di differenti sepolture a cassetta lapidea, anfore caratterizzate da ricchi corredi con ceramiche e preziosi monili, di valore di gran lunga superiore ai reperti dell’entroterra, a conferma della particolare ricchezza della zona in quel periodo.
Bocca di Magra era l’antico porto di Ameglia già noto ai Romani. Conserva i resti di una villa patrizia marittima. Alle tradizionali attività legate alla pesca sono subentrate quelle relative al turismo sia balneare che nautico con la creazione di diverse darsene. Bocca di Magra è nota per essere stata il luogo di ritrovo di scrittori e intellettuali, tra cui Vittorio Sereni, Eugenio Montale, Giulio Einaudi, Cesare Pavese, Elio Vittorini, Marguerite Duras.
Montemarcello, inserito nei borghi più belli d’Italia, è un tipico borgo ligure, immerso in un verde di ulivi e macchia mediterranea e gode di un panorama che va dal Golfo dei Poeti a ovest fino alla costa della Versilia ad est. L'influenza romana è ben visibile nella struttura urbanistica del paese con strade perpendicolari, caratteristica unica tra i paesi della vallata. All'estremità occidentale del paese vi è la parrocchia di S. Pietro, la cui costruzione risale al 1474, ma che fu profondamente ristrutturata nel XVII secolo, secondo i canoni dello stile barocco. Conserva alcune opere di pregevole valore artistico, quali un ancona marmorea del 1529, attribuita a Domenico Gar, e un trittico quattrocentesco, che raffigura la Vergine del Rosario fra S. Pietro e S. Giovanni, attribuito al Maestro di Borsigliana. La zona di Montemarcello è stata inserita dal 1995 in un Parco Naturale Regionale, che ospita anche un interessante Orto Botanico in località Monte Murlo.
Lungo la strada per Montemarcello merita una sosta il convento di Santa Croce dei Carmelitani scalzi, immerso in uno splendido parco. Fondato nel 1176 come monastero del Corvo, dopo varie vicissitudini e periodi di abbandono, passò nel XIX secolo alla famiglia Fabbricotti di Carrara che lo trasformò totalmente. Al suo interno è conservato il famoso crocifisso ligneo romanico chiamato anche Cristo Nero, che si rifà alla tipologia del Volto Santo di Lucca e si può elencare tra i più importanti del suo genere in Italia e in Europa.
Sulla sponda sinistra della foce del fiume Magra, di fronte a Bocca di Magra, si trova Fiumaretta, località balneare con spiagge di sabbia fina e compatta e meta degli amanti di vela e windsurf, sorta dopo la metà del XIX secolo, con la bonifica effettuata dalla famiglia Fabbricotti della palude tra Marinella di Sarzana e il Magra.
Punta Corvo è stata inserita nell’elenco delle 11 spiagge più belle d’Italia grazie alla bellezza del paesaggio in cui il blu del mare, dovuto al fondale già alto a poca distanza dalla riva, contrasta con la vegetazione e con la spiaggia dalla sabbia costituita di minuscoli sassolini dal colore grigio scuro. Il monte è ricoperto di pini di aleppo che, verso il mare, lasciano spazio a cespugli di cisto dai fiori bianchi e rosa, timo, lentisco, ginestre gialle e finocchio marino. Punta Corvo può essere raggiunta a piedi tramite una scalinata di 700 gradini o in barca con il servizio in funzione in primavera ed estate con partenze da Bocca di Magra e Fiumaretta.